10 aprile 2013

La mia laurea

Ebbene sì.
Anche io, finalmente, faccio parte di questa categoria: sono una laureata in Scienze della comunicazione.
Dopo un cammino lungo, difficile, fatto di gioie e dolori, sono arrivata alla fine di un percorso durato tre anni.

Sono bastati dieci minuti, forse quindici di discussione...ed ero fuori! Forse, col senno di poi, avrei spiegato meglio quel concetto, forse mi sarei dovuta incespicare meno, forse avrei dovuto essere più sicura, le classiche insicurezze...ma a modo mio, tuttavia buono e dignitoso, mi sono portata a casa un 97 che proprio non mi aspettavo!
L'adrenalina e l'emozione di ieri lasciano spazio ai mille dubbi e interrogativi che mi faccio oggi: da che parte comincio? Non sono più una studentessa, eppure mi ci sento ancora...come combattere questa sensazione?
Il ricordo alle lezioni, ai disegnini stupidi, ai caffè, ai pranzi è ancora vivido, sembrava fosse passata un'eternità, invece oggi mi rendo conto di quanto il tempo sia volato veloce e di quante emozioni non rivivrò più...certo, le amicizie non si distruggono, quelle rimangono nel tempo...ma tutta la mia vita da universitaria è un capitolo del passato (sarà giusto poi chiamarlo passato? In fondo è passato solo un giorno!).
Ricordo ancora la primissima volta che entrai in Ateneo: quanto ero emozionata! Il cortile, le aule, i ragazzi con le loro tracolle e i libri sottomano che correvano da una parte all'altra, o che semplicemente si concedevano una pausa con gli amici! Guardando quella scena pensavo: "Non vedo l'ora di vivere queste cose anche io!", volevo sentirmi universitaria fino in fondo....forse qualcosa andò storto perchè una studentessa lo ero, ma non mi sono mai sentita universitaria fino in fondo, forse per colpa della poca voglia di crescere, forse dei troppi film americani che ho guardato.
Le amicizie, quelle continueranno a seguirmi, anche se non seguiamo più le stesse lezioni, anche se ognuno di noi ha scelto un percorso diverso, tra chi ha scelto di continuare la magistrale e chi di fermarsi alla triennale.

Vi voglio bene, a tutti, non potevo chiedere amici più splendidi di voi.
Per tre anni siete stati la mia roccia, la spalla su cui piangere, la compagnia con la quale scherzare e uscire, con ognuno di voi si è creato un rapporto speciale e unico.
Vi ringrazio, anche se non tutti leggeranno queste mie parole, sappiate che vi adoro, dal profondo del mio cuore.

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