20 marzo 2010

Fuori dal gregge!!

Sembrerà un'idiozia quello che sto per scrivere, ma in fondo io non lo credo tale...
Noi giovani, o per lo meno la maggior parte, siamo fatti più o meno così: c'è il periodo in cui sogniamo, in cui puntiamo in alto, in altissimo, dove ci diciamo "ecco, io sarò così, e farò così e scriverò questo e quello..."
Poi, eccola che arriva: la realtà del mondo VERO! A quel punto, ogni nostra convinzione comincia a scricchiolare e nella peggiore delle ipotesi, a cedere e cadere rovinosamente...quindi addio ai bei sogni, ai castelli per aria!
L'università è proprio questo: il ridimensionamento dei nostri sogni...il momento dell' "highlanderismo" crolla, o comunque si piega verso il basso.
Mentre nelle scuole superiori il pensiero viaggia e ancora non conosciamo che una piccolissima parte del mondo che c'è là fuori, con l'università la società è vista chiaramente e noi ci siamo spinti dentro a forza, affogando nel "mare dell'oggettività" (mi approprio di una frase di Calvino di forte impatto).
Questo è poi quello che accade: si comincia a non credere più troppo in sè stessi, forse quello che ci aspettavamo non corrispondeva alla realtà, forse quello che desideravamo non arriverà mai..e allora si tende ad uniformarsi, ad aspettare la giusta occasione, oppure ad arraffare la prima occasione migliore che ci tocca...
Poi, ci sono le persone che se ne fregano altamente degli ostacoli, hanno la consapevolezza che la realtà è dura, che non è più un mondo fatto di bambagia, ma nonostante tutto sono pronti anche a farsi il mazzo pur di raggiungere i loro obiettivi...
Sono convinta che è proprio da queste persone che bisogna imparare: seguire i propri sogni, sempre! Ognuno di noi può avere più di una aspettativa nella vita, può voler riuscire in più di un campo...mai mollare! Provarci sempre, scovare qual'è quella cosa che più di tutte ci risveglia e inseguirla, fino alla fine!
Si comincia sempre uniformandosi, anche perchè c'è bisogno di soldi, non si vive di soli sogni...però, alla fine di tutto...FUORI DAL GREGGE!!

(Questo mi è stato ispirato da una grande amica, che in una sola settimana mi ha fatto riscoprire il motore che mi ha spinto a frequentare l'università e che mi ha spronato con le sue parole a buttarmi in nuove esperienze, lavorative e non....un grazie speciale a te, cara Laura! ti auguro il meglio nella vita, te lo meriti veramente, sei una persona fantastica che ha vissuto forse più di tanti altri, che come me non fanno altro che vedere il bicchiere mezzo vuoto....tu lo vedi sempre mezzo pieno!)

13 marzo 2010

COSA SONO, ALLORA?

"Se l'uomo fosse costretto a cacciare gli animali per procurarsi il cibo, sarebbe sicuramente vegetariano".

E' con questa frase che apro il mio.....articolo? opinione? presa di posizione? Beh, quello che più vi piace...per me è una presa di posizione, anche al di fuori di questo blog.
Ormai l'uomo fa un largo consumo di carne e al banco frigo del supermercato ne trova di ogni tipo: pollo, manzo, vitello, maiale, tutti perfettamente puliti, incellofanati ed etichettati, pronti per il consumatore.
La visione che ci si pone davanti è solo parziale: il procedimento che c'è dietro è atroce e abominevole...se fossero più accessibili, penso che il consumo di carne sarebbe ridotto di molto.
Gli animali, tenendo fuori dal cerchio quelli da compagnia, sono considerati oggetti utili per l'uomo in ogni campo: dalla sperimentazione, alla vestizione e all'alimentazione. Questa visione specista dell'uomo è radicata da tempo e difficile da storpiare, causa ignoranza generale, vanità e falsa preoccupazione per la salute.
"Non sono come noi, quindi non è sbagliato mangiarli"; "gli animali non hanno coscienza, non hanno pensieri"; "gli animali sono inferiori", fino ad arrivare alla Bibbia, che considera bestie e uccelli oggetti manipolabili dall'uomo: queste sono alcune delle frasi più sentite sugli animali.
Contrariamente ad ogni credenza, gli animali soffrono, provano ogni genere di emozioni, si divertono. Non avranno una coscienza della loro vita come l'uomo, ma sanno di vivere in quel momento, anche se non hanno progetti per il futuro...
Da poco tempo ho intrapreso la strada verso il vegetarianesimo perchè sono stufa di rendermi complice degli eccidi e delle barbarie che vengono commessi giornalmente verso gli animali.
Per soddisfare il nostro palato, per renderci soddisfatti del nostro pranzo queste povere bestie subiscono ogni tipo di crudeltà, prima ancora di finire al mattatoio.
Polli tenuti tutti insieme in gabbie piccole, sottoposti a stress e ansie, forzati a mangiare per crescere in tempi infinitamente brevi rispetto al loro ciclo naturale, spesso e volentieri subiscono la pratica dello "sbeccamento", ossia il taglio della parte anteriore del becco.
Galline ovaiole costrette a covare anche più del normale in gabbie scomode e fatte di fil di ferro, senza rispettare il giusto ambiente.
Vitelli che, per mantenere la carne bianca e tenera che vediamo nei supermercati, vengono tenuti anemici apposta, in una gabbia strettissima che non gli permette movimenti, così da ingrassare prima, senza ingerire ferro, soli e tristi.
Mucche da latte a cui vengono strappati i vitellini per poter attingere da essa tutto il latte che sarebbe utile per i cuccioli...una madre che viene privata dei suoi figli non è una madre felice.
Di esempi ce ne sono a migliaia, tuttavia la solfa è sempre la stessa: animali rinchiusi, stressati, sottoposti a ritmi non naturali, stanchi, che si ammalano facilmente, non controllati, lasciati soli al loro destino...che non è certo dei migliori.
Le norme per l'uccisione di un animale prevedono lo stordimento con una speciale pistola che rilascia una scarica elettrica, che tramortisce l'animale evitandogli di sentire il dolore della morte..causa tempo e denaro, questa pratica è svolta troppe poche volte.
E' una catena di montaggio: gli animali vengono appesi a testa in giù ad un nastro trasportatore (ad alcuni si spezzano anche le ossa), se vengono tramortiti vengono poi uccisi...

Il vegetarianesimo è proprio questo: evitare inutili sofferenze a chi non se lo merita. Tramite una dieta sana ed equilibrata è possibile acquisire tutti gli elementi essenziali reperibili in altri alimenti che non siano la carne.
L'uomo non nasce carnivoro, l'uomo nasce onnivoro....la vita senza carne è possibile, ma l'ignoranza in materia, le abitudini e le tradizioni lo impediscono.