27 maggio 2012

Prendi la vita così come viene

Ebbene sì, questo è il mio nuovo motto.
Sono stufa di soffrire per un futuro incerto, di sentirmi pesce fuor d'acqua, di sentire di non avere un piano preciso per il mio futuro...basta!
E' inutile piangersi addosso, inutile dire o pensare a quanto sia difficile avere 23 anni e sapere di non sapere che cacchio fare del proprio futuro, questo atteggiamento non mi piace più.
Non mi interessa sapere che non sono l'unica, o che sono l'unica.
Non mi interessa più la ricerca della felicità a tutti i costi.

La vita non è un qualcosa di controllabile minuto per minuto, figuriamoci il futuro!
Le cose cambiano, si trasformano, come gli ideali, i progetti, le emozioni, nulla (o quasi) rimane uguale.
In questi giorni ho capito una cosa, che in questo preciso istante della mia vita è impossibile stabilire un futuro.
Per due, tre settimane veleggia l'idea della seconda laurea in psicologia, o scienze dell'educazione...poi viene sostituita dal lavoro di giornalista, come reporter di viaggio...poi rimpiazzata dal trovare il primo lavoro che capita...poi mi dico "ehi, forse il lavoro non fa per me, divento mamma e sono contenta!"....
Il mio percorso non è fisso per niente, quindi perchè autocommiserarsi di qualcosa che non ha un punto di riferimento ora?
Pensare in grande non farà altro che distruggere le poche certezze che ho...ma se invece iniziassi a pensare in piccolo, giorno per giorno, minuto per minuto, a vivere la vita così come viene?

13 maggio 2012

Storia di una vita vera vissuta

Il lavoro da promoter non è tutto rose e fiori, come pensano in molti.
Stai lì, fermo a far niente..questo lo faranno alcune, per una qualche ragione io rientro nella categoria di chi cerca sempre di fare bene il proprio lavoro, anche se non lo entusiasma.
Invece che raccontare passo per passo le mie avventure, ho deciso di proporle in un'altra maniera: un elenco di tutti i momenti salienti della mia "carriera lavorativa".

-Quando il corriere ritarda con le consegne e tu impazzisci, la tua agenzia impazzisce e il corriere se ne frega.
-Quando è inverno e il caporeparto ti posiziona in mezzo ai banchi frigo.
-Quando è estate e ti mettono nel posto più caldo del supermercato.
-Quando non hai abbastanza prodotti per la promozione...o quando non ne hai affatto.
-Quando sei vista come una rompiballe dal personale intero del centro commerciale.
-Quando vai d'accordo con quasi tutti e con il caporeparto.
-Quando, se chiedi un favore, alzano gli occhi al cielo.
-Quando, se chiedi un favore, sono tutti gentilissimi e disposti a darti una mano.
-Quando vai a bere un caffè con il caporeparto.
-Quando sei circondata da colleghe e colleghi snob e antipatici.
-Quando praticamente fai amicizia con tutti, o quasi, i colleghi.
-Quando i clienti sono difficili, hanno paura di te e piuttosto che passarti accanto fanno il giro largo.
-Quando i clienti non ti rispondono, o fanno le facce strane, o ti zittiscono prima ancora di iniziare.
-Quando ti rispondono di no, poi ci ripensano perchè in realtà quel prodotto gli serve.
-Quando ti rispondono di no, ma in realtà non hanno capito una mazza di quello che gli hai detto.
-Quando i clienti rifiutano gentilmente le tue proposte, aggiungendo un "grazie" alla fine della frase.
-Quando il cliente fa "amicizia" con te...non ha importanza se ha acquistato o meno.
-Quando incontri il cliente simpatico, fisso, che ti ha preso in simpatia e con cui chiaccheri per 20 minuti.
-Quando il fidanzato viene a tenerti compagnia durante la pausa pranzo.
-Quando la mamma ti chiama mentre stai pranzando da sola per tenerti compagnia.


5 maggio 2012

Ragione e sentimento

Bambino..
Se sto a contare tutte le volte che la parola "bambino" è comparsa su questo blog c'è da perdersi.
Questa volta comparirà in veste di pensiero personale...e forse di desiderio molto represso.

Nasce il bambino della mia amica, fare la "pro-zia" è una figata, riempi il bambino di regalini e regaloni, lo coccoli fino allo sfinimento...e quando lo prendi in braccio e senti le sue soffici manine tra le tue tutto diventa improvvisamente illuminato a giorno.
Poi ti fermi e pensi a quanto scompiglio i bambini, soprattutto in situazioni non cercate, portano: un sacco di spese che si ammucchiano una sull'altra e in questo periodo delle nostre vite le spese si ammonticchierebbero come niente.
Poi ti rifermi e guardi intorno a te...vedi amore, anzi Amore, sclero, poca pazienza, ma Amore, puro, vero e sincero.
E ripensi a quei giorni in cui, dannazione, desideravi un bambino più di qualunque altra cosa al mondo.
Ti senti scema, perchè che razza di vita potresti dare a un bambino con uno stipendio misero? Fare il processo inverso è dura, l'hai visto con i tuoi occhi quanto è dura.
Poi senti le parole della tua amica: "questo bambino è la cosa più bella che ho fatto nella mia vita...a un certo punto mi sentivo quasi persa, senza un posto, nasce Manuel e mi sento di nuovo viva, sento di aver fatto la cosa più bella e importante di tutta la mia vita" e ripensi a quel giorno in cui credevi di essere incinta...le stesse parole sono uscite dalla mia bocca...

Ragione o sentimento?
Ragione e sentimento!
Convivrò con entrambe le sensazioni per ancora mooolto tempo...il mio fidanzato ha puntato tutto su "ragione", aspettando il fatidico "sentimento".