29 aprile 2011

Le super nozze e i super auguri

Credo ne abbiano parlato anche le reti televisive locali, le radio di paese, le mucche, le capre e pure i fili d'erba...il matrimonio del 2011 si è finalmente svolto!
Il principe William e la bellissima Kate Middleton hanno coronato la loro storia d'amore con un "sì" commosso, ma deciso.
Chissà quanti avranno tenuto il naso incollato al televisore per ammirare lo splendore della divisa di lui, la bellezza unica e rara di lei, il vestito molto semplice, la Famiglia reale al completo, gli invitati e le invitate con i loro cappelletti dalle forme strane, Beckham e consorte, Elton John e consorte, la ricchezza di Westminster, il fasto, il lusso, la sontuosità...
...ma anche la rigidità del protocollo, gli invitati senza un perchè, solo perchè si deve, la rigidità, la misurazione e attenzione ad ogni singolo gesto.
Certo, un matrimonio reale non può avere le stesse caratteristiche di un classico matrimonio, i gesti sono controllati, ma c'è una cosa che la Famiglia non può controllare: l'amore vero, sincero, incorruttibile e splendido di questi ragazzi.
Consci dei loro futuri ruoli, delle innumerevoli privazioni, delle giornate pianificate e del sempre presente protocollo, in quel momento sui loro volti si poteva leggere tanta sincera commozione, tanto amore, tanta gioia.
Il "Ti amo, sei bellissima" del principino, accolto da ovazioni di stupore da parte delle migliaia e migliaia di persone che dall'esterno della chiesa seguivano trepidanti ogni attimo del matrimonio.
Se n'è tanto chiacchierato di questi ragazzi, tutti si chiedevano quando si sarebbero sposati, perchè non si erano ancora sposati, c'era un sacco di pressione già al tempo.
William e Kate sfortunatamente per loro sono destinati a una vita di pressioni da parte di tutti, famiglia e media, che li tartasseranno e seguiranno più che potranno...ma ho come l'impressione che quest'unione, così bella e naturale, sarà in grado di superare le difficoltà del protocollo e che la loro coppia sarà sempre unita e felice.

Da una comune mortale, innamorata degli eventi romantici, innamorata dell'amore sincero i miei più sinceri auguri ai novelli sposi!

19 aprile 2011

Quel meraviglioso batuffolo..

Cosa c'è di più innato in una ragazza e donna dell'istinto di maternità?
Quell'amore incondizionato verso quei teneri e amorevoli bimbi, tutti rigorosamente piccoli, che profumano ancora di bimbo, che parlano ancora con versi e urletti.
Perchè ho scritto "rigorosamente"? Perchè con l'istinto materno non ci si preoccupa dei problemi e delle responsabilità che un figlio comporta, dei pianti, dei pannolini, delle pappe, delle spese per mantenere un figlio, delle crisi etc... I bambini piccoli sono teneri, belli, cucciolosi, ma non aleggerà mai nemmeno per un secondo il pensiero della responsabilità!
Da ragazzina adolescente, questo era il mio pensiero, considerare il bambino un po' come un bambolotto: bastava dargli un ciucciotto per farlo stare buono e tranquillo.

Ora, che ho 3 anni di relazione alle spalle, che sono innamorata follemente del mio fidanzato, che stiamo bene insieme, che siamo una coppia sotto certi versi molto più matura rispetto a tante altre coppie di ragazzi della nostra età..il DESIDERIO di maternità è forte!
Dal primo desiderio irresponsabile, irrazionale, senza il pensiero delle conseguenze si è passati a una consapevolezza maggiore delle "rogne" e dei problemi che un bambino porta.
E sì..i bambini CRESCONO! Più crescono, più il loro carattere si forma, le loro esigenze cambiano, il loro mondo e la loro visione di esso si modificano...

Perchè scrivo tutto ciò? Forse perchè inconsapevolmente sto cercando di autoconvincermi che non è tempo di avere un bimbo, non ora, non senza delle basi economiche solide, non senza i giusti ingredienti per poter crescere un figlio serenamente..

Adesso non è proprio il tempo per avere un bambino tutto nostro, soprattutto quando il tuo fidanzato non si sente pronto per niente, ma c'è una cosa che faccio spesso..sogno...immagino..cerco di capire come sarò da mamma..
Sarò una mamma severa? Avrò il polso debole? Sarò in grado di crescerlo serenamente? Riuscirò a trasmettergli i valori che i miei genitori trasmisero a me?

Chi lo sa...