24 aprile 2012

La giornata più lunga della mia vita

Due giorni di ritardo per una ragazza che assume regolarmente la pillola e che è ormai diventata precisa come un orologio svizzero possono rivelarsi angosciosi.
Nonostante presumevo fosse colpa degli antibiotici, nonostante sapevo di aver usato tutte le precauzioni del caso e anche di più...stamattina ho iniziato a tremare.
Niente, ancora niente...e il tarlo nel cervello "Sei incinta"....no tarlo, devi sparire, è impossibile!
Passa un'intera mattinata, scappo in bagno tutte le volte che posso, sono entrata anche nel bagno del treno (un'esperienza raccapricciante), ma niente, immacolato!
Il tarlo inizia a crescere e crescere e inizio a farmi mille domande e mille paranoie:
"Oddio forse sono incinta! Certo, due giorni non sono niente, ma non ho mai avuto due giorni di ritardo, sono sempre stata precisa....oh no, e ora che faccio?? Cosa dico a Daniele, glielo devo dire del ritardo??
Come la mettiamo con il bambino? E se stesse davvero crescendo una creatura? No no, non devi crescere, non ora, non ora che la mia vita è incasinata, non ora che sto progettando il mio futuro...non posso avere un figlio ora, non voglio rovinarmi il futuro, non posso!"
Alla fine al telefono racconto tutto a Daniele, calmo e pronto a mostrarmi tutti i perchè e i percome, ma niente, quella sgradevole sensazione non se ne andava....finchè a un certo punto mi tocco la pancia:
"Ok, ragioniamo un attimo...è matematicamente impossibile che io possa essere incinta, lo so io, lo sanno tutti, sarà l'antibiotico...ma se stesse crescendo qualcuno qua dentro? Sarebbe l'unica cosa bella che potrei fare in questo periodo...sarebbe dura all'inizio, ma ce la possiamo fare tutti insieme, non sarei mai sola. Non potrei mai togliere la vita a mio figlio, anche se ho tanta paura..."

Due ore dopo vado in bagno...e per 30 secondi rimango con le mani sul viso piegata sulla tazza del water.

Perchè raccontare questa cosa? Non potrei dirla a nessuno, mi prenderebbero per pazza!
La mia testa è stata attraversata da migliaia di pensieri in così poco tempo, pensieri stupidi, irrazionali e impossibili.
La paranoia è una brutta bestia... =)

15 aprile 2012

Dedicato a Daniele

Un mese e mezzo fa conobbi un altro ragazzo, di lui mi persi totalmente.
Stavo lavorando in un centro commerciale e lui mi fece un certo effetto...questo certo effetto divenne infatuazione vedendo il suo interesse per me, il suo invito a prendere un caffè assieme.
Brodo di giuggiole assicurato, il mio cervello non rispondeva più ai segnali, ma sentivo che stavo facendo qualcosa di profondamente sbagliato, questa sensazione non mi abbandonò mai neppure durante il nostro caffè.
"Sei fidanzata, vedo.." e alla mia affermazione il suo volto cambiò espressione.
In quel momento dovevo decidere: rimangiarmi tutto, dire che non era una storia importante o restare fedele....ho scelto la seconda strada.
Ci fu un grande peso nel mio cuore quel giorno, la ragione combatteva con il sentimento, qualcosa ancora mi frenava, qualcosa mi spingeva a buttarmi in questa nuova storia, eppure i segnali erano molto evidenti, cosa mi tratteneva dal tentare?
Cosa mi tratteneva? Daniele..quante lacrime quando gli raccontai del "terzo incomodo", quanta burrasca i primi tempi, quanta fatica a capire cosa desideravo realmente!
Eppure lui continuava a restare lì, al mio fianco, nonostante quella pugnalata al cuore.
Le prime due settimane sono state una tragedia, ancora non capivo cosa volevo...ma continuavo a vedere Daniele, a piangere per quello che gli stavo facendo, soffrivo tantissimo.
Era tutto nuovo, così diverso, mi dicevo che le cose tra noi due erano perfette prima dell'arrivo del "terzo", andavamo d'accordissimo, abbiamo un rapporto solido, stiamo crescendo assieme.
Poi iniziai a capire che era normale, sentirmi corteggiata da un altro ragazzo era una cosa che soltanto Daniele aveva fatto, qualcun'altro si interessava a me, arrossiva nel vedermi, si sentiva stupido nel parlare.
Eppure Daniele era lì, continuava a restare lì...ne abbiamo discusso, in tutti i modi....il tempo ha portato consiglio, è rimasta ancora la cicatrice di quest'infatuazione, credo ci vorrà più tempo di quello che avevo previsto.

Questo post è un modo per dire "Grazie" a Daniele, il mio splendido fidanzato.
Un ragazzo pieno di difetti, ma anche pieno di pregi.
Un ragazzo che è riuscito a starmi vicino nonostante la difficoltà del momento.
Ho razionalizzato il sentimento di pancia, ora ciò che è rimasto è un flebile "tum tum" quando il pensiero ricade a quei brevi giorni.
E' stata la prima prova seria, lo scossone più grande al quale la nostra coppia è stata sottoposta.
Alla faccia di tutti quelli che ci davano per "spacciati".
Alla faccia di tutti quelli che mi vedevano tra le braccia dell'altro.
Alla faccia di tutti quelli che hanno sempre creduto che la nostra è una storia adolescenziale.
Noi siamo ancora quì, abbiamo parato l'urto, un urto che ha portato a galla determinati problemi sia all'interno di noi stessi che all'interno della nostra coppia.
Sarebbe stato più facile tentare la strada semplice.
Sarebbe stato più facile dire "addio" ai problemi e buttarmi su un nuovo amore (che immancabilmente dopo i primi tempi avrebbe portato altri problemi).
Ho fatto la mia scelta, che non è stata una scelta d'abitudine, o di convenienza.

Ho fatto la scelta d'Amore, ho scelto di credere ancora una volta nella nostra storia.
Senza rimpianti.