2 dicembre 2009

INDIGNATA

L'università ti apre la mente...a volte preferiresti tenerla chiusa.
Si rivela non un semplice emettitore di conoscenze, a volte apre gli occhi di fronte a determinate evidenze di cui non si era nemmeno al corrente!
E' strano, vergognoso e indecente come nel 2009 possano ancora essere effettuati esperimenti sugli animali...eppure è così! Solo in Italia si stima un numero di 3000 animali l'anno....cifra sicuramente inferiore rispetto alle centinaia di migliaia di conigli, rane, cani o topi usati trenta, quarant'anni fa, ma i tempi cambiano, di conseguenza ci si aspetta un cambiamento dei metodi...
che non avviene!
La risposta più ovvia a questa accusa sarebbe: "Grazie ai test sugli animali, la ricerca medica fa passi da gigante, molte vite umane vengono salvate"...e come dargli torto?
Eppure, gli esperimenti condotti sugli animali per la ricerca medica sono in numero infinitamente inferiore rispetto a quelli per la ricerca chimica, tossicologica e farmaceutica, senza contare gli esperimenti condotti nei centri di psicologia, nelle facoltà universitarie, come succede tuttora ad Oxford e Cambridge...
In questi casi, gli esperimenti risultano insensati, dato che è risaputo che l'0rganismo di un animale è completamente diverso rispetto all'0rganismo di un uomo e reagisce in modo diverso a determinati stimoli: negli anni 80, medicinali come l'Opren, che sugli animali hanno avuto risultati soddisfacenti, sono stati ritirati dal mercato perchè hanno causato numerosi effetti collaterali e 61 casi di morte sull'uomo.
Questo è solo un esempio degli errori compiuti nei laboratori, che ormai vedono gli animali come semplici strumenti su cui effettuare gli esperimenti più strani.
Senza contare gli innumerevoli esperimenti compiuti da psicologi, i quali risultati erano di un' ovvietà e di una scontatezza allarmanti: alle povere bestiole vengono somministrate scosse elettriche per le più svariate ragioni, vengono sottoposti a stati d'isolamento per verificare la loro reazione e il loro comportamento...penso che non ci fosse stato bisogno di sottoporre gli animali a così tante sofferenze per capire che un animale soffre di ansia, di attacchi di panico se resta solo.
Altri ancora vennero compiuto solo per risolvere curiosità scientifiche..animali come strumenti!
Un'altra risposta che mi si potrebbe dare è:"gli animali non sono come noi"...e quì c'è lo sbaglio!
Gli animali soffrono, come qualunque altro essere vivente, sono esseri coscienti, anche se non hanno prospettive per il futuro, provano comunque il dolore nel momento in cui gli viene somministrato...
Nel corso degli anni, queste pratiche sono diminuite largamente, sostituite da metodi tecnologici o simili...quindi, perchè non sostituire una volta per tutte gli esperimenti sugli animali, per lo meno per quanto riguarda cosmetici, shampoo, candeggine che non portano nessun beneficio, eccezion fatta per le industrie e le multinazionali, che ricavano un sacco di soldi dalla vendita di questi prodotti? Perchè non diminuire, piuttosto, il numero di questi prodotti?
Perdonatemi la scrittura sconclusionata e confusa, ma le emozioni spesso sono più forti della razionalità...grande pecca per un giornalista!

Fonti: P.Singer "Liberazione animale"
sito web "contro-mano"
lezioni di semiotica in università

Se avete tempo (e voglia), firmate la petizione della LAV contro gli esperimenti sugli animali...un piccolo gesto per risparmiare sofferenze inutili!

1 commento:

  1. che dire...
    Non credo che ci sia un livello di tecnologia sufficiente per dar una svolta definitiva all'utilizzo degli animali come strumento di studio per nuovi farmaci. Non siamo ancora così avanti ma si può far sicuramente qualcosa. "quindi, perchè non sostituire una volta per tutte gli esperimenti sugli animali, per lo meno per quanto riguarda cosmetici, shampoo, candeggine che non portano nessun beneficio, eccezion fatta per le industrie e le multinazionali, che ricavano un sacco di soldi dalla vendita di questi prodotti?". Siamo d'accordo su questo punto. Ma sui nuovi medicinali? Questa è naturalmente un alternativa scomoda, non c'è dubbio, ma tu come risolveresti la faccenda?

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